Molte persone si trovano, talvolta, a dover fare cose che altrimenti non farebbero mai. Quanto tempo, forza ed energia perdiamo ogni giorno in attività delle quali non ci vorremmo mai occupare: ma dobbiamo proprio farlo?
Spesso non abbiamo alternative. Molte situazioni (il lavoro, la casa, i rapporti affettivi, la famiglia, il peso del passato, la ricerca di sicurezza per il futuro) ci costringono infatti a spiacevoli compromessi con i nostri ideali, con le nostre convinzioni e aspirazioni. Le decisioni che ne derivano, anche se necessarie, ci rendono infelici. « Ogni compromesso è mancanza di amor proprio » si dice giustamente. Se siamo convinti di una cosa e ne facciamo un’altra, qualsiasi sia la motivazione, saremo infelici, perché così facendo tradiamo noi stessi. Una buona soluzione sarebbe trovare il modo di fare quanto è necessario senza entrare in conflitto con ciò che realmente siamo. Ma per fare questo occorre confrontarsi con se stessi e con gli altri, affrontando lunghe discussioni fino a che qualcuno non cambia consapevolmente opinione o fino a che non vengono adottate le giuste misure per modificare la situazione.
Se nell’ambiente di lavoro ci vengono imposte delle regole ingiuste, accettiamo un compromesso quando le rispettiamo. E se lo accettiamo solo per conservare il posto di lavoro, saremo sicuramente infelici. Le possibili soluzioni potrebbero essere tentare di cambiare quelle norme, accettarle riconoscendone l’opportunità oppure licenziarsi. In tutti e tre i casi ci sarebbe chiarezza. Qual’è l’ostacolo a una soluzione di questo tipo? In realtà solo la paura delle conseguenze. Così, per tranquillità, accettiamo spesso situazioni che, poco alla volta, ci tolgono forza, autostima e gioia di vivere.
Va inoltre considerato il fatto che accettare un compromesso è sovente la strada maestra per costringermi ad affrontarne infiniti altri. Se invece decidiamo di rimanere fedeli a noi stessi tutto sarà forse più difficile, ma in virtù della nostra sincerità e chiarezza ci sentiremo in pace, felici.
L’essenza Horbeam ricollega gli uomini alla loro naturale vivacitàe al piacere del quotidiano.
Hornbeam è indicato per le persone che si sentono stanche e esaurite, più da un punto di vista mentale che strettamente fisico.
Esse dubitano seriamente di riuscire ad affrontare i loro compiti e obblighi della giornata. Quando risulta difficile porsi di fronte ai problemi o svolgere i propri compiti, anche se invece di solito non costituisce un problema.
Hornbeam è di particolare aiuto quando ci si sente oberati dal lavoro, o quando prevale una sensazione di “indolenza” e non si riesce ad avere le forza di affrontare le cose, ad esempio quando ci si sta preparando per un esame (si veda anche alla voce Olive).
L’assenza di entusiasmo può portare la persona a esitare. Il sonno non dà ristoro, e in presenza di una malattia si dubita di avere abbastanza forze per guarire.
Il potenziale positivo di Hornbeam: certezza interiore delle proprie forze e capacità di affrontare i compiti del giorno che inizia. Vitalità, freschezza e spontaneità sono nuovamente presenti, ritorna la gioia di vivere. I compiti e gli obblighi quotidiani vengono affrontati con energia e mente libera, e con piacevolezza.
